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Che cos’è un gatto ?

Claire ha seguito sabato una formazione data da Colette Pillonel, veterinario comportementaliste, ed organizzata per Philippe Bocion, anche veterinario comportementaliste. Chi è il gatto ? Da dove viene ? Come vive ? Quali sono i suoi bisogni ? Perché ?

Era appassionante ! Ha alcuni punti di questa presentazione in breve :

Albero genealogico

I carnivori attuali (lupo, cane, volpe, gatto, tigre, lince, orso, lontra, donnola, tasso, topolino-lavatore, genette, civette, iena, …) hanno tutti un lontano antenato comune : il Miacidae, piccolo carnivoro primitivo che viveva ci sono 60 milioni di anni. Incredibile, vero ?
I primi gatti selvaggi, antenati del gatto domestico, appaiono ci sono 2 milioni di anni.
Il gatto “domestico” appare 10’000 anni fa ; il suo antenato è il gatto selvaggio dell’Africa. Sembrerebbe che il gatto si sia addomesticato solo, e che l’umano e gli abbiano trovato un beneficio reciproco a questa coabitazione.

Domesticazione

Questo processo implica una detenzione controllata, l’allevamento, la soppressione o la padronanza di certi comportamenti considerati come indesiderabili (fuga o aggressività), il controllo dei comportamenti sessuali, l’addestramento, la possibilità di manipolare l’animale, di comunicare con lui, e la padronanza della sua forza.
Non rispondiamo a tutti questi criteri, e tutti i gatti domestici non sono allo stesso stadio di questo processo : il 15% di essi sono anche resistenti ad ogni manipolazione : il gatto selvaggio non è lontano !
I gatti di razza (eccetto gli incroci sperimentali recenti coi felini selvaggi, vietati in Svizzera) sono spesso più meglio addomesticati che i loro cugini randagi, poiché gli allevatori li selezionano “migliore” individui per riprodursisi.
the wildcat is not far

Anatomia

Siamo buoni più ad alto rendimento degli uomini : vediamo di giorno come notte, percepiamo gli ultrasuoni, il nostro odorato è 14x più evoluto, il nostro senso dell’equilibrio è ottimo ad alto rendimento (salvo quando dormiamo), i nostri peli tattili sono sensibili all’inferiore soffio di aria, e noi comunichiamo per messaggi chimici (feromone).

Bisogni

Cacciare, giocare, arrampicarsi, mangiare, bere, eliminare, fare il suo bagno, dormire : ciò sembra semplice, non ü vero ? La Protezione Svizzera degli Animali vi dà dei dettagli qui.
Un gatto può essere perfettamente felice in appartamento, per quanto il suo ambiente naturale risponda a TUTTI i suoi bisogni. Bisogna adattare l’ambiente naturale al gatto dunque, e non l’inverso…
it is thus necessary to adapt the environment to the cat, and not the opposite

Società

Il gatto è un solitario che può essere socievole. Non c’è veramente gerarchia dai gatti, ma piuttosto un certo senso dell’opportunità : quello che arriva in primo, che è posto più alto, che si trova al migliore luogo, o ancora che saprà essere più curioso in una circostanza data avrà il vantaggio.

Territorio ed orario

Il gatto è territoriale, e segue un’organizzazione del tempo ritualizzata. Ogni parte del suo territorio ha una funzione molto particolare ; ciò dipende anche dal momento della giornata. Ogni modifica della sua organizzazione spaziale o temporale è in generale molto stressante per il gatto.

Buono da sapersi

I comportamenti indesiderabili appaiono quando i bisogni del gatto non sono rispettati. Se tutti i futuri proprietari di gatto si informavano in dettaglio sui nostri bisogni, e sui differenti modi di rispondere, non ci sarebbero quasi più di gatti abbandonati…
home sweet home

Rispettate il Vostro Gatto

Oggi, è la giornata Rispettate il Vostro Gatto. Abbiamo chiesto a nostri addomesticati ciò che ciò significava per essi.
Zorro281
Rispettare il suo gatto, questo è…

  • trattarlo come un gatto
  • bene prendere cura della sua salute
  • rispondere ai suoi bisogni specifici
  • dargli del cibo di buona qualità
  • fornirgli una cassa a lettiera propria (parecchi in una casa con parecchi gatti), sufficientemente di giocattoli, e sufficientemente di posto per vivere
  • « gattificare” la sua casa
  • prendere il tempo di giocare con lui
  • accarezzarlo ogni giorno
  • provare a pensare come un gatto per renderlo felici

Pixie playing with feather toy
Avete altre idee ? Quale è il vostro top 3 delle proposte di questo elenco ?

I nostri amici di Pawesome Cats hanno posto la stessa domanda a parecchie persone, cliccate qui per leggere le risposte !

Come socializzare un gatto

PIXIE : Papy, il papà di Claire, è venuto ieri per festeggiare il suo compleanno alla casa. Zorro è venuto a dirgli buongiorno, ha ricevuto delle carezze, è restato al salone con gli uomini, breve, un ospite rifinisce. Io, non sono anche venuto dirgli buongiorno. Ho attraversato appena una volta il salone per mostrargli che ero là, poi sono ripartita in un altro locale. Sono riapparso solamente una volta che era partito. Claire dice che sono un piccolo selvaggia, e lei ha forse ragione.

Per essere al piacere con gli uomini altri che i suoi (o altri animali), un gattino deve essere manipolato gentilmente da un numero massimo di persone (adulti e bambini). Delle esperienze differenti frequenti, di intensità moderata, e non traumatizzanti, l’aiuteranno a temere serenamente le novità che incontrerà in seguito.

Questa fase di sociabilisation è corta (appena il gattino apre gli occhi, introduci suo secondo e la sua quinta settimana di vita circa) ; è là che il gattino va ad imparare a comunicare col mondo che lo cinge ed a reagire alle nuove esperienze. È durante questo periodo che è più facile da abituarlo ai tragitti in automobili ed al suo cesto di trasporto che gli fa fare frequentemente dei campi tragitti ne.

Ma allora, con un gatto adulto, come fare ?
How can I become less shy ?
Tutto non è perso : si può abituare un gatto adulto a meno temere gli ignoti nel suo ambiente naturale familiare, o a vivere più serenamente quotidianamente un trasporto per esempio, confrontandolo poco a poco a queste situazioni, ma brevemente, per quanto si senta sempre in sicurezza, e che possa fuggire se l’augura.

Si confonde spesso “socializzazione al mondo” e “socializzazione ai altri gatti” :
– la socializzazione al mondo, ho appena parlato ne : è la capacità ad integrarsi nel suo ambiente naturale, ad interagire con lui, ed a reagire serenamente alle nuove esperienze
– la socializzazione ai altri gatti ha luogo più presto, durante il primo mese di vita del gattino fino al suo terzo mese circa : è l’integrazione del gattino nella società dei gatti, la sua capacità a comunicare e reagire come un gatto tra altri gatti, e la sua conoscenza delle regole di buona creanza felina.

Come accade ciò da voi ? Partite nascondervi sotto il letto alla prima scampanellata, o venite a dirvi buongiorno agli invitati e partecipare alla conversazione ?