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Giornata Mondiale dei Veterinari

Oggi abbiamo scelto di presentarvi il mestiere di veterinario per celebrare la Giornata Mondiale dei Veterinari.

In Svizzera, il futuro veterinario deve seguire degli studi universitari durante 5 anni alla facoltà veterinario Vetsuisse ; ha la scelta tra due siti, l’università di Berna o quella di Zurigo. Dopo il suo diploma, il veterinario diventa assistente alcuni anni da un veterinario sperimentato o all’università, per acquistare dell’esperienza pratica e cominciare a specializzarsi. Può esercitare la sua attività in modo indipendente in tutta la Svizzera, attraverso un’autorizzazione cantonale.

Il più grande numero dei veterinari ha poi il loro proprio studio e si occupa della salute degli animali da compagnia o degli animali da allevamento ; è uno degli aspetti del loro mestiere che è il meglio conosciuto. Consigliano anche i proprietari di animali sulle domande di detenzione, di allevamento, o ancora di alimentazione.

Ma un veterinario può lavorare anche in altri campi : sicurezza delle derrate alimentari, protezione degli animali, ricerca, insegnamento ai futuri veterinari, o ancora formazione post-grado dei veterinari in funzione, la lista non è esauriente.

Le conoscenze si evolvono velocemente nel campo della salute ; la formazione di un veterinario non è finita mai, si perfeziona senza arresto. Diverse vie si offrono a lui per farlo : dottorato, formazione continua, formazione complementare (fisioterapista od osteopata per esempio), specializzazione (specie particolare, specie esotica, patologia, medicine alterne, medicina comportamentale, laboratorio, …)

Il mestiere di veterinario è finalmente un mestiere molto vario che permette ad ogni veterinario di trovare la sua felicità in funzione delle sue competenze e dei suoi interessi.

Non avremmo mai immaginato che ci sarebbero voluti studi così lunghi per curarci, guarirci e piantarci un termometro sapete dove !

Molte grazie al nostro veterinario Christophe ed ad ogni suono attrezza del Cabinet du Molage !

Che cos’è il dolore dal gatto ? Come lei segnare ? Come lei alleggerire ?

Ieri, Claire ha camminato inopportunamente su una delle mie zampe davanti. Il fatto che mi contorcevo tra le sue gambe non ha giocato nessuno ruolo in questo incidente evidentemente. Eravamo al giardino, e per essere onesto, non ho avuto molto male, ma ho urlato ugualmente un buono colpo per fargli sapere che una tale mancanza di destrezza era inammissibile. Ho verificato poi che era molto inquieta e contrita, poi sono andato a fare un corsa-inseguimento con Pixie.
What is pain in cat ? How to spot it ? How to relieve it ?
Sapete che fino negli anni 80-90, non si concepiva che gli animali, o i bambini umani, possano provare il dolore allo stesso titolo che gli uomini adulti ?

Tuttavia, differenti ricercano mostrano che la struttura del sistema nervoso del gatto è similare a quella dell’uomo, che le stesse zone del cervello sono attivate in caso di dolore.

Che cos’è il dolore ?

Il dolore è spesso una risposta sensoriale e/o emozionale dell’organismo ad un’esperienza sgradevole. Ha una funzione protettiva : mira a provocare una reazione per fare cessare o evitare di rinnovare l’esperienza in questione, o si ci sottrarre.

Quali sono i differenti tipi di dolore che può provare un gatto ?

Dolore somatico o dolore viscerale ?

Il dolore somatico è localizzato precisamente al livello della pelle, dei muscoli, delle ossa, delle articolazioni, o ancora tessuti congiuntivi. È causata da un stimolo meccanico, chimico, o termico.

Il dolore viscerale si trova al livello degli organi (torace ed addome) ; è difficile a localizzare e diffuso. Per esempio, un gatto che ha un problema di vescica potrà provare il dolore nella pelle del suo ventre.

Dolore acuto o dolore cronico ?

Un dolore acuto non ha spesso che una sola causa improvvisa e brutale (taglio, bruciatura, frattura, strappo,…) Un’operazione chirurgica è anche una causa di dolore detto acuto. Sparisce appena l’organismo non ne ha più bisogno per proteggersi. Un dolore acuto è alleggerito facilmente dai trattamenti antidolorifici.

Un dolore cronico è spesso il risultato della combinazione di parecchi fattori e di un deregolamentazione dei meccanismi di controllo del dolore : avete male mentre non è o più normale di avere male. Un dolore cronico è difficile ad alleggerire ; risponde spesso poco ai trattamenti antidouleur di base. Il suo trattamento consisterà in una combinazione di misure : medicinali (analgesici, antinfiammatori, antidepressivi), prenda incaricata fisica (chirurgia, fisioterapia,….), pianificazioni (materiale ed ambiente adattati), e sostegno psicologico.

Il dolore procedurale

Il dolore procedurale è il dolore che provoca le cure prodigate al gatto malato. Per esempio, mettere delle gocce in un orecchio in caso di otite è estremamente doloroso. Questo dolore può condurre alle reazioni aggressive o alle associazioni negative (proprietario = causa del dolore).

Conviene identificare accuratamente le cure che potrebbero essere dolorosi per avvertirli, presi di un antalgique prima della cura per esempio, dunque, e di scegliere delle tecniche di cura meno dolorosa possibile (contention del gatto e modo di prodigare la cura). Questa presa di coscienza permette di rispettare meglio il vostro gatto, di limitare l’associazione negativa, e di avere una migliore sicurezza per il curante.
What is pain in cat ? How to spot it ? How to relieve it ?

Come riconoscere il dolore dal vostro gatto ?

Contrariamente agli uomini, non possiamo parlare : solo un’osservazione attenta permette di valutare il nostro dolore. Certi segni fisiologici e comportamentali possono essere l’espressione di un dolore, per esempio :

– aumento della frequenza cardiaco
– pallore delle gengive o degli orecchi (vasocostrizione)
– respirazione veloce e / o superficiale
– perdita di appetito
– disturbi digestivi (diarrea o stipsi, vomiti)
– salivazione eccessiva
– contrazioni, tremiti,

– aggressività
– agitazione, o al contrario inattività
– messa in ritiro, o al contrario ricerca di carezzevoli
– difficoltà motore (zoppicamento, difficoltà a saltare o a sedersi)
– brontolii, gemiti, o ronzii
– viso esasperato, occhi fissi o vetrosi, pupille dilatate
– perdita di appetito
– bagno trascurato
– eliminazione fuori dalla cassa (pipì o sterco)
– protezione o adulazione eccessiva di una zona particolare

Come trattare il dolore ?

Secondo il tipo di dolore, il suo trattamento necessita un approccio medicamentoso “semplice” o una combinazione delle differenti misure, come l’abbiamo spiegato più alto.

Solo un veterinario è abilitato a scegliere e si necessario combinare differenti trattamenti per un’efficacia ottimale. In ogni caso, non è domanda di amministrare al vostro gatto dei medicinali previsti per l’umano !

Fonti :
Philippe Bocion, veterinario
L.U. Sneddon, « Evolution of nociception in vertebrates: comparative analysis of lower vertebrates », Brain Research Reviews, vol. 46, 2004, p. 123–130
Frances V. Abbott, Keith B.J. Franklin et Frederick R. Westbrook, « The formalin test: scoring properties of the first and second phases of the pain response in rats », Pain, vol. 60, no 1, janvier 1995, p. 91–102
National Research Council (US) Committee on Recognition and Alleviation of Pain in Laboratory Animals, « Recognition and Alleviation of Pain in Laboratory Animals », National Center for Biotechnology Information, 2009

Primi soccorsi per gatto : come bendare un occhio ?

Promemoria :
PRIMA di soccorrere un animale, occorre :
– Proteggersi, proteggere le persone presenti e proteggere l’animale : tenere l’animale, stabilare una zona di sicurezza, o allontaresi da una zona pericolosa, e mettere dei guanti.
– Dare l’allerta : avvertire il veterinario, e così necessario l’incivilisco o i pompieri.

Una ferita all’occhio è uno dei soli casi in che non si può mettere una museruola al gatto !

Come bendare un occhio ?

Immobilizzare il gatto per mezzo di un pinza Clipnosis per esempio.


Sciacquare l’occhio il miglioramento possibile col siero fisiologico, e fare attenzione che il liquido non cola nell’altro occhio. L’occhio a lavare deve essere del lato del suolo, e la risciacquatura deve si fare verso l’esterno. Bagnare una compressa col siero fisiologico e porrla sull’occhio ferito. Prevedere del siero fisiologico per umidificare il bendaggio in seguito : l’occhio non deve essere mai secco !

Bisogna una banda di circa 2m per bendare l’occhio di un gatto. Ogni bendaggio comincia da un giro di mantenimento per tenere l’inizio della banda in posto. Per un occhio, il giro di mantenimento si fa sulla fronte passando davanti agli orecchi e sulle ossa della mascella.

  • Cominciare dal DISOPRA della testa e passare diagonalmente DIETRO l’orecchio oppositore.
  • Passare SOTTO il collo e raggiungere la parte posteriore dell’altro orecchio.
  • Passare sulla cima della testa e scendere in diagonale in direzione dal muso coprendo il primo occhio.
  • Passare SOTTO il muso e risalire in diagonale verso il disopra della testa coprendo il secondo occhio.
  • Passare DIETRO l’orecchio e ripassare sotto il collo.
  • Ripetere.

Il nostro amico Fluffy ha accettato gentilmente di aiutarci a fare questo video :

Alla fine del bendaggio, incastrare la fine della banda sulla cima della testa, e bene fissare col cerotto.

Perché bendare i due occhi mentre un solo occhio è ferito ?

Gli occhi del gatto non muovono indipendentemente uno dell’altro : i muscoli dei due occhi funzionano simultaneamente. Se un occhio guarda in una direzione, l’altro, anche bendato, seguirà il movimento. I movimenti dell’occhio libero potrebbero aggravare le lesioni dell’occhio già ferito che muoverebbe anche, ragione per la quale bisogna bendare sempre i due occhi in caso di lesione ad un occhio.

Vedere anche :
– Primi soccorsi per gatto : le basi
– Primi soccorsi per gatto : come bendare una zampa ?
– Primi soccorsi per gatto : come bendare un orecchio ?